La ricerca intende studiare ed anche proporre tecnologie e strumenti di valutazione per comprendere i fabbisogni insediativi della società digitale, in atto e futuri. I trend demografici ed i nuovi bisogni che la transizione digitale e lo smart working in particolare è in grado di generare, rendono non più efficaci le attuali metodiche di dimensionamento del Piano, a base delle scelte pianificatorie, non più idonee ad interpretare il dinamismo di una società sempre più digitale, di un lavoro sempre più “smart”, di una qualità di vita sempre più alla ricerca di “luoghi sostenibili” e di benessere. Gli effetti del Piano, intesi come potenzialità di trasformazione fisica ed uso del territorio, da cui ne deriva l’assetto ambientale, paesaggistico, infrastrutturale, di servizi, ed i conseguenti effetti socio-economici sulla popolazione, dipendono strettamente dal quadro esigenziale a monte del Piano, che deve essere adeguatamente compreso. Da queste premesse, la finalità generale della ricerca è di definire strumenti e tecnologie per leggere ed interpretare i nuovi bisogni insediativi al tempo della società digitale, studiando il fenomeno della mobilità abitativa; la comprensione dei nuovi bisogni insediativi apre ampi scenari per un virtuoso governo del territorio, da cui derivano corretti processi di rigenerazione urbana e territoriale, condizioni per politiche abitative eque.