Il progetto interviene sulla rigenerazione del patrimonio materiale e immateriale dell’ex ospedale psichiatrico di San Salvi a Firenze, tramite lo studio e la realizzazione di interventi strutturali e culturali site-specific. “Rigenerazione” è intesa come “ricostruzione” dei luoghi della memoria, grazie a pratiche partecipative volte alla ricostituzione della comunità legata all’area, in termini fisici (abitanti del Quartiere 2), testimoniali (ex degenti e operatori del manicomio) e culturali (artisti, studenti). Il processo di riattivazione comunitaria, già intrapreso da Chille de la balanza, è stato esteso a nuovi soggetti attraverso il progetto integrato di spazi e di attività, permettendo così l’innescarsi di dinamiche sociali che portino sempre più persone a conoscere l’eredità culturale di San Salvi. Dopo le prime fasi di analisi del luogo e di elaborazione di pratiche partecipative per il coinvolgimento della comunità, è stato delineato un progetto pilota per la musealizzazione attiva di San Salvi, attraverso lo studio di percorsi di visita e la realizzazione di allestimenti temporanei in alcuni luoghi-chiave. È stata infine sviluppata una proposta progettuale per l’Archivio e Museo della Memoria, con la consulenza di un’azienda specializzata in allestimenti interattivi. Il progetto ha interessato il Padiglione 16, le aree di pertinenza e gli edifici abbandonati vicini.