Scavato nel ventre del Monte Moscal (45°33′25′′N 10°46′11′′E), articolato su una superficie di circa 13.000 metri quadrati e in grado di ospitare fino a 500 persone in caso di eventi bellici, il bunker antiatomico NATO di Affi (VR), nome in codice “West Star”, rappresenta un manufatto unico nel suo genere per estensione ed espressione tecnica del suo tempo. La base segreta, costruita nella prima metà degli anni Sessanta, è entrata in servizio nel luglio del 1966 per resistere ad esplosioni nucleari fino a 100 chiloton. In piena Guerra Fredda il bunker costituiva il principale centro delle telecomunicazioni per il comando e controllo delle forze dell’Alleanza Atlantica coprendo l’area del mediterraneo. Alla fine del 2006, dopo quarant’anni di servizio, il bunker è stato dismesso e nel 2018 la proprietà è passata interamente al Comune di Affi. Grazie alla collaborazione tra Comune di Affi e il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze (responsabile scientifico Michelangelo Pivetta), il bunker è ufficialmente al centro di un nuovo intervento di recupero culturale, restauro e musealizzazione.