La ricerca è rivolta allo studio delle problematiche relative alla conservazione e al restauro del patrimonio culturale monumentale esposto a rischi naturali e antropici, con particolare attenzione ai cambiamenti climatici. I pericoli che minano oggi la tutela del patrimonio spingono verso nuove prospettive di ricerca, che alla base abbiano un approccio multidisciplinare e multi-scala. La selezione di casi studio da parte dell’Unità di Ricerca del DIDA, in particolare i parchi archeologici di Siracusa e di Selinunte e il Cretto di Gibellina, ha come obiettivo principale quello di provare a individuare nuove soluzioni per il monitoraggio, la verifica e la mitigazione degli effetti connessi al rischio naturale e antropico, soprattutto ai fini della definizione del progetto di restauro.
Lo studio condotto fino ad oggi è partito dalla disamina dello stato dell’arte, della letteratura e dei glossari scientifici esistenti in ambito europeo, per giungere attraverso una approfondita analisi conoscitiva (che passa dall’acquisizione del dato geometrico dimensionale all’individuazione e alla valutazione dei meccanismi di alterazione e degrado dei materiali) alla definizione di nuovi strumenti e soluzioni per la conservazione del patrimonio culturale monumentale.