Per tutta la vita Carlo Ludovico Ragghianti e Bruno Zevi sono stati accumunati da un'identica passione per l'arte e l'architettura. Nonostante alcune differenze d'opinione – fisiologiche – riguardo singoli temi, la corrispondenza inedita conservata nei rispettivi archivi privati testimonia una consonanza di visioni politiche e culturali fondate su comuni intenti riformisti. Entrambi esponenti della prima ora dell'ala democratica del Partito d'Azione, ogni loro progetto culturale – compiuto singolarmente o insieme – è da considerarsi come un atto politico: lo studio e l'insegnamento dell'arte e dell'architettura non hanno avuto per loro la sola funzione di istruire la società civile, ma hanno rappresentato, senza alcun dubbio, uno strumento fondamentale per contribuire a costruire un Paese migliore.
All'interno di un ampio arco temporale – oltre quarant'anni, dal 1944 al 1987 – il carteggio tra Ragghianti e Zevi consente di ripercorrere, attraverso il punto di vista di due dei suoi massimi protagonisti, la storia dell'architettura, della politica e della cultura italiana della seconda metà del Novecento.
Il progetto di ricerca avrà come primo esito la pubblicazione di un volume che raccoglierà un saggio critico e il testo di tutte le lettere del carteggio. Successivamente sono previste altre numerose iniziative volte a valorizzare il sodalizio tra i due storici.