Il Nibbio è un’installazione temporanea che ha abitato per qualche mese la cima di Monte Ceceri. Frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Architettura di Firenze, il Comune di Fiesole e la Fattoria di Maiano, il progetto è l’esito di un seminario tematico.
Lavorando con le tracce del mito e della storia, l’opera tiene insieme tre semplici concetti che sono anche immagini archetipiche: il muro, l’ala, la scala.
L’opera, realizzata in legno e acciaio, è impostata su di una base di dimensioni 430x400 cm che cela una struttura formata da travi HEA 100 utile a offrire un appoggio in piano e a contrastare il ribaltamento dell’intera installazione. Sulla base poggiano dieci file di blocchi lignei sovrapposti – per un’altezza totale di 250 cm – che evocano i macigni un tempo estratti dalle cave di Maiano.
Ai blocchi di questo ‘muro’, posto quasi a prosecuzione della parete rocciosa sottostante, è impressa una rotazione via via crescente a partire da un punto di rottura dei blocchi stessi e secondo un movimento elicoidale che genera l’immagine di una grande ala protesa verso il salto di 16 m della rupe sottostante e insieme richiama i gradini di una scala, che unendo idealmente la roccia degli scalpellini al cielo delle ‘macchine volanti’ leonardesche, vuole rappresentare la spinta propulsiva dell’ingegno umano.