Il paesaggio archeologico, per sua natura stratificato, ci invita ad una lettura trasversale delle vicende che hanno prodotto quell’insieme di architetture sovrapposte, di linguaggi e di tecniche costruttive differenti, di materiali nuovi che si alternano a quelli di reimpiego, ai quali è stato affidato il compito di salvare e ribadire una necessaria continuità materiale dell’opera dell’uomo nel tempo. Paesaggio frammentato che comunica un senso di eterno e provvisorio insieme.
La proposta di valorizzazione del Castello di Montemassi punta a rendere il sito storico accessibile al pubblico e consentire lo svolgimento di piccoli concerti, esposizioni temporanee e conferenze.
La documentazione è stata effettuata attraverso una campagna di rilevamento integrato.
Il progetto nel suo complesso aderisce alla morfologia del suolo e alle tracce archeologiche, seppure operando una selezione ragionata; i nuovi elementi si inseriscono puntuali e silenziosi lasciando leggibili i segni del tempo, delle stratificazioni sovrapposte, aiutando la lettura delle testimonianze storiche. Un primo intervento, parziale, ha consentito di realizzare il nuovo ingresso e il piano orizzontale principale, corrispondente all’antica piazza. Da qui, terminato il faticoso itinerario di salita, lo sguardo può finalmente spingersi fino a incontrare l’orizzonte marino.